Sapri sorge nella parte più a Sud del territorio del Cilento, al confine con la Basilicata.
Si affaccia sulla bellissima baia del Golfo di Policastro e vanta spiagge accattivanti e mare cristallino.
Dal 1995 le sue acque sono insignite del riconoscimento della Bandiera Blu FEE.
Particolarmente suggestivo è l’esteso lungomare cittadino, un luogo perfetto per fare lunghe passeggiate ad ogni ora del giorno e ideale location di ritrovo in serata.
La storia di Sapri
Il territorio era abitato fin da origini antiche. Greci e romani ne fecero un punto di riferimento per gli scambi commerciali ma anche per trascorrervi delle vere e proprie “vacanze”.
Lo stesso Cicerone descrisse la città come “una piccola gemma del mare del Sud”.
Le tracce della presenza romana sono diverse. Troviamo i resti di una villa patrizia del I secolo avanti Cristo ampliata in età imperiale. Secondo gli studiosi qui si ritirò l’imperatore Massimiliano Erculio.
L’abitato moderno nasce intorno al XVII secolo con la costruzione del borgo marinaro di Marinella.
Nei secoli successivi la città è meta dei Romantici di tutta Europa attratti dalle sue bellezze.
Il nome di Sapri è legato indissolubilmente alla spedizione organizzata da Carlo Pisacane svoltasi tra il 25 giuno e il 1° luglio 1857 per spingere i sapresi a partecipare ad un’insurrezione contro il regno borbonico e raccontata dalla poesia di Luigi Mercantini “Soigolatrice di Sapri”.
Cosa vedere a Sapri
Archeologia.
Località Carnale, località Viole e altre location nei dintorni di Sapri ci restituiscono i resti di antichi insediamenti abitativi.
Nel corso dell’Impero romano viene edificata un’imponente villa marittima con approdo, terme, teatro e mosaici di elevata qualità artistica. Possiamo osservare ancora tracce di questo edificio in località Cammarelle.
Chiese.
Tra le architetture religiose più importanti troviamo la parrocchia dell’Immacolata Concezione in Piazza Plebiscito e quella di San Giovanni Battista, la chiesa di Santa Croce, la chiesa di Sant’Antonio da Padova, la chiesa della Trovatella.
Pozzo di San Vito.
È situato alle spalle della Chiesa dell’Immacolata, nel centro storico Marinella. È considerato di rilevante importanza perché è legato al miracolo di San Vito, che purificò le acque dell’unico pozzo del paese, avvelenato dai borboni passati per Sapri.
La Specola.
Alta 15 metri, è un osservatorio astronomico meteorologico. Venne costruita nel 1927 dai padri Bigi.
Le statue della Spigolatrice e quella di Carlo Pisacane.
Sullo scoglio dello Scialandro, al largo della baia di Sapri, troviamo la statua raffigurante la Spigolatrice di Sapri. Venne realizzata nel 1994 dall’artista Gennaro Ricco.
L’altra statua dedicata alla Spigolatrice è presente fin dal 2021 presso i giardini del lungomare. È realizzata in bronzo dall’artista cilentano Emanuele Stifano.
Infine presso la Villa Comunale troviamo la statua raffigurante il rivoluzionario Carlo Pisacane.
Il sentiero “Apprezzami l’asino”.
È un famoso sentiero che parte dal porto di Sapri e attraversa tutta la costa fino a Maratea. Il nome deriva dal fatto che un tempo l’unico mezzo di trasporto era l’asino, utilizzato anche per trainare i carretti.
Il sentiero era particolarmente stretto. Quindi quando due asini si incontravano non c’era lo spazio materiale per il passaggio di entrambi. Pertanto era necessario valutare il carico per decidere il diritto di passaggio. L’asino più “apprezzato”, ovvero il più giovane e con un carico più valoroso, poteva continuare, mentre l’altro era gettato a mare.
Il sentiero permette di passeggiare nella natura e ammirare un panorama a dir poco spettacolare.
Possiamo raggiungere Sapri in circa 60 minuti d’auto percorrendo la SS18.
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